Il social network antisociale

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Annunciato il lancio di una nuova piattaforma che permetterà ai suoi utenti di condividere i contenuti con cerchie più ristrette di amici. Dite no al caos di Facebook e Twitter

Roma – Una vera e propria rete personale, un micro-universo social pronto ad accogliere tutti quegli utenti ormai stufi della gigantesca folla di Facebook e Twitter. È quanto promesso da Path, nuova piattaforma di condivisione recentemente lanciata a San Francisco. Un personal network che lotti contro il magma caotico prodotto da post e cinguettii, offrendo ai suoi utenti la possibilità di condividere contenuti con cerchie decisamente più ristrette di amici.

Path permetterà infatti di arrivare fino ad un massimo di 50 amicizie online, seguendo di fatto le già note teorie dell’antropologo Robin Dunbar. [spoiler]Un limite cognitivo di natura teorica fisserebbe a 150 la cifra complessiva massima di persone con cui instaurare relazioni sociali stabili. Il cosiddetto numero di Dunbar resterebbe valido online: anche con 1.500 amici su Facebook, gli utenti si manterebbero sempre all’interno di un gruppo più limitato di 150 persone conosciute prima nel mondo reale.[/spoiler]

Teorie accuratamente ripassate da Dave Morin, già al lavoro per l’azienda in blu e Apple, ora tra i founder – insieme all’ex-ragazzo Napster Shawn Fanning – del personal network Path. Gli utenti dovranno quindi limitarsi ad una lista di 50 amici, scelti con più rigidi criteri selettivi tra familiari, migliori amici e colleghi di lavoro. Senza avere la possibilità di condividere i contenuti pubblicati su piattaforme più aperte come appunto Facebook.
Contenuti che saranno principalmente veicolati a mezzo fotografico. Una volta registratisi, gli utenti di Path potranno cercare i propri amici a partire da un indirizzo di posta elettronica o un numero telefonico. La piattaforma sarà quindi orientata al photo sharing, con la possibilità di taggare in base ai luoghi, alle persone, alle cose. Gli iscritti potranno poi stabilire che un determinato amico non possa visualizzare alcunché, grazie ad un’opzione che ricorda la messa in pausa dei video.

Stando alle parole di Morin e Fanning, il personal network non punterà a proporsi come un sostituto di Facebook. Path è stato infatti realizzato specificamente per il mobile, con un’app gratuita attualmente a disposizione su iPhone (al momento solo nello store USA). A seguire, quelle per Android e dispositivi BlackBerry. Pare che la star di Twitter Ashton Kutcher sia stato già reclutato, quasi primo cittadino del nuovo micro-mondo social.

Mauro Vecchio

Fonte dell’articolo: Punto Informatico

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