Recensione The Killer Inside Me

“Good Morning Lega Nerd!!”[semiedit cit.]

Dopo una settimana di pausa dovuta alla mia trasferta oltre oceano, torna la rubrica cinematografica del lunedì. Questa settimana vista la moria di uscite interessanti, sono andato a recuperare un film uscito in sala il 26 Novembre ma ancora reperibile in qualche cinema di provincia o in grossi multisala.

Trattasi del noir a tinte pulp: The Killer Inside Me.

La trama non è facilmente spiegabile in quattro parole, in sostanza ci troviamo nell’America degli anni 50, precisamente in Texas. Lou Ford è un vice sceriffo di una piccola e bigotta città. L’incontro quasi casuale con una giovane prostituta cambierà però per sempre la sua vita, sviscerando in lui una spirale di violenza inarrestabile sopita da tempo nel suo animo.

La storia è l’adattamento di un romanzo dello scrittore Jim Thompson dal quale era già stato tratto un primo film.
Il libro è un racconto classico della letteratura pulp anni 50 ed il film ne coglie perfettamente le sfumature e tutta la violenza volutamente descritta nei minimi particolari.

Viene da chiedersi come mai film di questo tipo passino inosservati al cinema, mentre molte alte grandiose porcate vengono osannate e programmate in migliaia di sale. Ma questo è un altro discorso.

Tornando al film, ne sono rimasto piacevolmente sorpreso. E’ davvero un ottimo prodotto, la storia si lascia seguire facilmente, con diversi colpi di scena e non stanca quasi mai. In alcuni punti lascia addirittura spazio all’immaginario dello spettatore senza spiegare tutto per filo e per segno, cosa molto rara da riscontrare oggigiorno.

Casey Affleck è perfetto per il ruolo che interpreta come anche da ammissione del regista: “Ho scelto Casey perché quando recita ti dà l’impressione che nella sua testa stia succedendo qualcosa di diverso, dissociato dalle sue azioni; e questa è sicuramente una qualità fondamentale per il personaggio che interpreta”.
Effettivamente il buon Affleck interpreta molto bene il ruolo del gelido, dissociato ed insensibile figlio di puttana.

Molto belle le musiche e le ambientazioni. La fotografia in un film del genere, non c’è bisogno di dirlo, è come al solito ottima e molto didascalica.

In sostanza il mio voto al film è un bel 7.

Se vi è piaciuto guardate anche:

In questo caso non saprei bene quali film consigliarvi. Alcuni noir anni 60 per lo spirito, ma in realtà ciò che mi ha richiamato maggiormente questo film sono le atmosfere Coeniane, un po’ Fargo, un po’ Non è un paese per vecchi, un po’ A Serious Man. Atmosfere e personaggi molto simili allo stile dei Coen.

Una piccola considerazione sotto spoiler riguardo le polemiche che hanno accompagnato questo film:
[spoiler]
La violenza gratuita e forse a tratti esagerata nei confronti delle due protagoniste femminili effettivamente può lasciare qualche segno ai palati più sensibili.
Anche a me ha fatto un certo effetto vedere Jessica Alba brutalmente massacrata di botte. Nel contesto e nel senso che il film vuole dare ci può stare, anche se è abbastanza ovvio che Winterbottom, il regista, si sia fatto un po’ prendere la mano. Tuttavia da qui al tacciarlo di misoginia come è stato fatto ne passa.[/spoiler]

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