Thistlegorm – Un sogno nel profondo blu

Essendo io un diver e avendo (modestie a parte) discrete conoscenze dal punto di vista storico per quanto concerne il mondo sottomarino, ho pensato : “Perchè non condividere questa passione e queste conoscenze con tutti i legaioli?”
Ci sono diversi subbbbaqqui su ln pertanto li invito ad imitarmi e a fare posts sui loro luoghi d’immersione preferiti!
Il mio è senza dubbio il Thistlegorm, un relitto nel golfo di Suez pieno di mistero e fascino.
Ma cominciamo dall’inizio:
Era il 6.10.1941 quando due bombardieri tedeschi prendono il volo da creta, direzione mar rosso.
Il nuovissimo Thistlegorm, varato giusto un anno prima, era diretto verso il nord africa dopo essere partito dall’america, dovette fermarsi una notte presso il Reef di Sha’ab Alì, (27°48’80” N – 33°55’25” E) perché la Royal Navy deve effettuare operazioni di sminamento nel canale di Suez.
Proprio quella notte incontra i due bombardieri tedeschi (Heinkel He 111 – 27° Kampfgheschwader “Lowe”) e viene colpito da un unica bomba.
La nave dopo essersi spezzata in due tronconi si portò con se 6 uomini dell’equipaggio a 33 metri di profondità.
Le circostanze permisero alla barca di appoggiarsi dolcemente al fondo del mare senza danneggiarne la struttura e senza spargere il carico.
L’imbarcazione lunga 128 metri e larga 18 venne colpita proprio sulla stiva numero 4 contenente fucili Lee-Enfield MK III e stivali di gomma, proprio la presenza di quei fucili rese sufficiente l’esplosione di una sola bomba.
L’immersione , data la scarsa visibilità e le forti correnti, è destinata ai divers più esperti ma è ben visibile anche grazie ad una semplice uscita in snorkel.
La grandezza del Thistlegorm non permette di visitarlo tutto con una sola immersione, infatti sono necessarie due discese per andare via soddisfatti di quello che si è visto. Anche se in un immersione del genere è consigliabile una miscela Trimix molti incauti (compreso me) preferiscono scendere con del Nitrox per rendere il tutto più leggero e meno impegnativo.

La prima immersione ci permette di visualizzare lo scafo nella sua completezza, dall’enorme elica (profondità 33m) con poco sopra due pezzi d’artiglieria antiaereo, fino alla prua, tale giro spesso permette di entrare nella cabina del capitano e di farsi una foto nella sua lussuosa vasca da bagno (facendo attenzione a non bagnarsi). Sulla prua possiamo ammirare due bellissimi vagoni ferroviari e due dragamine. La poppa , a causa dell’esplosione, è molto meno ordinata ma possiamo comunque trovare moltissime scatole di munizioni (obici da 105 mm) e due carri BREN Carrier Mark III.
La seconda immersione, quella più emozionante, ci porta nelle stive del relitto. Le stive di prua sono piene di automobili Morris, moto Triumph, autocarri Bedford, ricambi per aerei , brande, fucili Lee-Enfield MK III. Nella stiva 1, in basso, due Rolls-Royce blindate, i cui marchi sono stati rubati dai collezionisti. La profondità massima che si raggiunge all’interno delle stive è di circa 25 metri.

Per qualche mese dopo l’immersione non si può fare a meno di pensare a quell’enorme relitto e a come fosse impregnato di storia e di combattimenti, tutti gli anni appena posso vado a fargli visita trovandolo ogni anno più distrutto e più vecchio!

Alcune foto sono mie altre le ho googlate!

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