La lavatrice

Giorni fa ho parlato del funzionamento del forno microonde qui.
Code2 commentò:


Lovverò a vita chi mi fa un articolo sul funzionamento della lavatrice!

Il nostro utente AterNix, aspira all’amore di GangstaCode… si è messo all’opera e mi ha bazingato questo bell’articolo.

Il primo esemplare di macchina per lavare fu sviluppato nel 1767 da un teologo di Ratisbona, Jacob Christian Schäffern.
I primi modelli di macchine meccaniche risalgono alla fine del XIX secolo; come è accaduto per moltissime invenzioni, ci si è inizialmente ispirati a meccanizzare il processo manuale: le prime lavatrici, infatti, furono concepite come macchine atte a “sfregare” i panni, simulando così l’effetto manuale del modo più diffuso di lavare la biancheria.
Le macchine così realizzate, il cui movimento fu inizialmente manuale, poi elettrico, presentavano però l’evidente svantaggio di provocare un’usura eccessiva dei panni, nonché risultati di lavaggio decisamente deludenti.

La prima soluzione efficace fu l’adozione dell’agitatore: il principio era quello di forzare la soluzione detergente attraverso le fibre dei tessuti e non di agire meccanicamente su questi.
Sviluppata in America, questa tecnologia è sostanzialmente ancora oggi praticamente la più diffusa nel mondo”

La lavatrice è ormai un elettrodomestico diffuso in ogni casa, usato da (quasi) tutti noi con disinvoltura e facilità.
Ma quanti sanno come funziona in realtà questo elettrodomestico?

Vediamo le varie componenti:

Seguendo questo comodo schemino iniziamo il nostro viaggio dentro la lavatrice partendo dall’alto:
L’elettrovalvola di carico dell’acqua.
Per effettuare il lavaggio ovviamente c’è bisogno di acqua, la quale arriva nel cestello passando per la nostra valvola, controllata elettricamente (non per niente si chiama elettrovalvola).
La potete trovare sul retro della lavatrice, è praticamente il pezzo al quale si attacca il tubo dell’acqua.
Il suo compito è di far entrare la giusta quantità di acqua nel cestello, regolata tramite l’ausilio di un pressostato, ossia un sensore che si occupa di rilevare il momento giusto in cui bisogna fermare l’ingresso di acqua.
Dopodichè si passa al cassetto del detersivo, oserei dire per ovvi motivi, per poi finire finalmente nel cestello, il quale gira grazie ad un motore. Veniamo quindi alla parte più interessante della lavatrice.

Sono stati usati, nel tempo, diversi tipi di motori.
Vediamo i tre principali:

[spoiler]Asincrono:
In breve, il motore asincrono fa girare il suo rotore sfruttando un campo magnetico rotante generato dallo sfasamento della forma d’onda della corrente alternata ottenuto per mezzo di un condensatore.
Tradotto, un motore asincrono è formato da una parte fissa, lo statore, sul quale si viene a creare un campo magnetico rotante grazie al passaggio di correnti negli avvolgimenti presenti sullo statore stesso.
Questo campo induce delle tensioni negli avvolgimenti presenti sul rotore, la parte mobile, che determinano nuove correnti. In questo modo si crea un altro campo che seguirà quello dello statore, avviando la rotazione.
Si fa in modo da far ruotare il rotore a velocità più basse rispetto a quella del campo rotante, in modo da evitare che si fermi una volta raggiunto l’equilibrio fra le forze in gioco.

A spazzole:
Il motore a spazzole è un motore a corrente continua, formato anch’esso da un rotore e statore.
Lo statore è formato da magneti permanenti, che generano un campo magnetico fisso.
Sul rotore sono presenti i soli avvolgimenti, nei quali viene fatta passare la corrente.
Il campo generato dal passaggio di corrente tende ad allinearsi a quello fisso, quindi per instaurare un moto circolare basta invertire il senso della corrente che passa negli avvolgimenti poco prima che i campi si allineino, riprendendo il ciclo.
Ma questo motore comporta una serie di svantaggi dovuti alla presenza delle spazzole.

Brushless:
Il motore brushless presenta praticamente le stesse caratterestiche di quello a spazzole sopracitato, con la differenza che i magneti sono posti sul rotore, mentre gli avvolgimenti sono sullo statore e le spazzole vengono eliminate.[/spoiler]

L’acqua calda si ottiene tramite una resistenza, dopo il lavaggio viene scaricata l’acqua sporca tramite la pompa di scarico e si da il via alla centrifugazione.

Alcune lavatrici hanno il senso del ritmo, altre si appendono al muro… alcune vengono uccise.

Gran bell’articolo Bazingato dal prode AterNix.
Fonti Wiki | IlSitoDelFaiDaTe

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