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Ed Gein

Salve a tutti Nerdazzi, oggi sono qui a proporre una nuova rubrica per LN, andrà avanti? morirà dopo 3 articoli? Chi lo sa, per adesso ci provo ad aprirla e a portarla avanti più possibile.
Siccome ho visto che Angolo del fumetto, Boardgames for Nerd e Giochi nella Leggenda sono sopravvissute (seppur con lentezza) allora mi sono detto: “perchè non provare con questa nuova rubrica?”

BdS ovvero Bagno di Sangue dove verranno inserite le storie dei delitti più strani, efferati, assurdi, curiosi o storici. Ovviamente non voglio fare niente che possa assomigliare ad articoli di cronaca nera quotidiana, ma qualcosa di originale e curioso che spinga l’utente a leggere l’articolo perchè incuriosito dalla vicenda.
Ma veniamo ai fatti ed inseriamo subito il primo Serial Killer (sentito oggi su radio 105 recensito dal criminologo Massimo Picozzi):

Ed Gein
Edward Theodore Gein (La Crosse, 27 agosto 1906 – Madison, 26 luglio 1984) è stato un serial killer statunitense.
È stato uno dei più noti e crudeli assassini della storia statunitense, soprannominato il macellaio di Plainfield. La particolarità e la bizzarria dei suoi crimini hanno sconvolto il mondo. Dopo la morte del fratello nel 1944, avvenuta in circostanze misteriose, sei persone scomparvero dalle città del Wisconsin di La Crosse e Plainfield tra il 1947 e il 1957. Gein è stato associato solo a due di essi, anche se è sospettato di ulteriori delitti.
La particolarità della sua vita e dei suoi assassini hanno ispirato film come Psyco, Non aprite quella porta, Il silenzio degli innocenti e Deranged.

Biografia
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Infanzia
Ed Gein era figlio di Augusta T. Lehrke (1878-1945) e George P. Gein (1873-1940) e nacque a La Crosse. I suoi genitori erano entrambi nati nel Wisconsin e si erano sposati il 7 luglio del 1900. Dal loro matrimonio erano nati Ed e suo fratello maggiore, Henry G. Gein (1901-1944). Il padre di Gein era un violento alcolizzato ed era di frequente disoccupato. Ed e il fratello non consideravano il violento padre così come Augusta, che lo trattava come una non entità, tuttavia l’atrofico matrimonio perdurava. Il divorzio non era contemplato in quanto la famiglia era molto religiosa. Augusta manteneva la famiglia lavorando in una piccola drogheria e aveva comprato una fattoria alla periferia di un’altra piccola città, Plainfield, che divenne la dimora permanente della famiglia.
Augusta Gein e l’educazione dei figli
Augusta aveva deciso di spostarsi in questa località per evitare ai figli contatti con il mondo esterno. Essi avevano solo il permesso di andare a scuola e Augusta aveva bloccato ogni loro tentativo di intrattenere delle amicizie. Oltre alla scuola essi trascorrevano il loro tempo nei lavori abituali della fattoria. Augusta, che era una luterana e fanatica religiosa, aveva trasmesso ai figli il concetto dell’innata immoralità del mondo, l’odio verso l’alcolismo e che tutte le donne (esclusa lei) fossero prostitute. Augusta aveva una concezione estrema della sessualità e considerava che la sola forma accettabile di sesso fosse a soli fini di procreazione. Riservava il tempo ogni pomeriggio per leggere loro la Bibbia, di solito selezionando versi dell’Antico Testamento riguardanti la morte, l’assassinio e il perdono divino.
Ci sono ragioni per ritenere che Gein non accettasse questa forma di religione trasmessagli dalla madre, e gli storici sono concordi su questo punto.
Adolescenza
A dieci anni, Gein sperimentò un orgasmo vedendo sua madre e suo padre macellare un maiale in un vicino casotto. Quando Gein raggiunse la pubertà Augusta divenne maggiormente possessiva: una volta, sorprendendolo mentre si masturbava nella vasca da bagno, gli afferrò i genitali chiamandoli la “maledizione dell’uomo” e lo immerse nell’acqua bollente per punirlo
All’età di 21 anni la madre fece promettere a lui e al fratello che sarebbero sempre rimasti vergini.
Con una corporatura esile e un atteggiamento effeminato, il giovane Gein divenne bersaglio dei compagni più prepotenti. Era anche noto per il continuo sogghigno che mostrava durante le conversazioni serie. I compagni e gli insegnanti notano anche il suo uso di ridere senza ragione, quasi come se volesse prenderli in giro. A parte questo, egli si impegnava con scarsi risultati e aveva varie lacune soprattutto nella lettura.
Morte dei familiari
Dopo che il padre George morì nel 1940, il fratello Henry aveva iniziato a rifiutare il punto di vista della madre Augusta. Aveva preso a sparlare di lei anche al mortificato fratello.
Nel marzo 1944 i fratelli si erano trovati in mezzo ad un incendio nella fattoria. Quando Ed corse dalla polizia disse di aver perso di vista il fratello, ma poi li condusse diritto al corpo. Sebbene fosse evidente che Henry avesse subito un trauma alla testa, il perito locale giunse alla conclusione che fosse morto di asfissia mentre tentava di spegnere il fuoco.
Gein visse da solo con la sua amata madre. Meno di due anni dopo, il 29 dicembre 1945, Augusta morì dopo esser stata colpita da un colpo apoplettico, lasciando l’afflitto figlio solo nell’isolata fattoria.[/spoiler]

I DELITTI
Arresto
La polizia, investigando sulla sparizione di una commessa di drogheria, tale Bernice Worden, nonché madre del vicesceriffo, a Plainfield il 17 novembre 1957, aveva sospettato proprio di Ed Gein. In seguito al loro ingresso in un capanno di proprietà di quest’ultimo, i poliziotti fecero la loro prima macabra scoperta della notte: il corpo della Worden, decapitata ed appesa a testa in giù per le caviglie con il torso aperto in due a partire dagli organi sessuali; le mutilazioni erano state provocate postmortem. La donna era stata uccisa con una carabina calibro 22. La testa invece fu trovata in un’altra stanza della casa, con due chiodi conficcati ai lati, con l’intenzione di appenderla al muro.

La casa degli orrori
Cercando nella casa le autorità trovarono:
-> teste come decorazioni del letto nella camera da letto;
-> pelle umana usata come tappezzeria per lampade da tavolo e per sedie;
-> calotte craniche trasformate in ciotole;
-> un cuore umano (si discute dove sia stato trovato il cuore; gli addetti al rapporto affermano tutti che fosse in una casseruola a saucepan nella stufa, mentre alcuni fotografi della scena del crimine affermarono che fosse in una scatola di carta);
-> una maschera facciale fatta con la vera pelle di un viso umano trovata in una scatola di carta;
-> una collana fatta di labbra umane;
-> un gilet chiamato “veste mammaria” fatta con una vagina e mammelle cucite insieme;
-> un tamburo fatto di pelle;
-> con dei femori, fece le gambe ad un tavolo;
-> e altri oggetti creati con parti del corpo umano, inclusa una cintura fatta di capezzoli.
-> Ma soprattutto la più abominevole creazione di Ed Gein fu un intero guardaroba fatto di pelle umana consistente di gambali, un torso sventrato (incluse le mammelle) e maschere di pelle morta assomigliante a cuoio e quasi mummificata.

La confessione di Gein
Gein aveva ammesso di aver dissotterrato dal sepolcro una donna di mezza età recentemente sepolta che assomigliava molto a sua madre e di aver portato il corpo a casa dove aveva lavorato la pelle per farne i suoi macabri manufatti. Durante l’interrogatorio Gein aveva anche ammesso di aver ucciso Mary Hogan, un’impiegata di una locale taverna che era scomparsa dal 1954. Oltretutto lasciò capire che aveva commesso altri delitti in gioventù, tra cui una ragazzina adolescente scomparsa da Plainfield da diversi decenni.
Il rituale macabro
La letteratura considera la pratica di usare la pelle di donna come un “insano rituale di travestitismo “.
Si pensa che Gein sperimentasse anche una forma di necrofilia, realizzando un piacere sessuale con gli organi sessuali mutilati dei corpi. Gein ha sempre negato di aver avuto rapporti con i corpi riesumati spiegando che avevano un cattivo odore.
In breve, dopo la morte della madre, Gein aveva deciso di voler cambiare sesso, tuttavia si discute come sia avvenuta questa transessualità. Secondo molti egli aveva creato il suo “abito di donna” in modo che potesse assumere le sembianze della madre.
Processo e reclusione
Gein venne trovato mentalmente instabile e incapace di sostenere il processo nel momento del suo arresto, per questo fu condotto all’Ospedale Statale Centrale (ora Dodge Correctional Institution) a Waupun nel Wisconsin.
Durante il processo, la sua dichiarazione “non ho mai ucciso un cervo” fece stare male molti dei suoi vicini di casa, ai quali Edward spesso offriva carne di cervo da lui cacciato e cucinato. Probabilmente erano parti umane.
In seguito l’Ospedale Statale Centrale venne trasformato in prigione e Gein venne trasferito all’Ospedale Statale Mendota a Madison. Nel 1968 i dottori di Gein determinarono che era abbastanza sano da sostenere il processo, tuttavia venne discolpato per insanità mentale. Scampata quindi la sedia elettrica, Edward Gein passò il resto della propria vita (circa 26 anni) in un manicomio criminale, fino alla sua morte.

Sconsiglio Vivamente la visione di questa immagine, ce ne sta una che è una foto raffigura la figlia dello sceriffo ritrovata con il torso aperto in due
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Fonte wiki

[BdS] – Bagno di Sangue è la rubrica di Lega Nerd che racconta i delitti più efferati, assurdi, curiosi e famosi della storia

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