[AdF] – Hellboy

Ho cercato con l’apposito strumento di ricerca. Ho cercato e ricercato. Spero di aver fallato. Lo spero perchè mi pare assurdo che qui, su Lega Nerd, non si sia mai parlato in dettaglio di uno dei fumetti migliori mai disegnati e sceneggiati(IMHO).
Ed allora eccomi qui, a parlarvi di Hellboy.
Creatura di Mike Mignola, che nel 1993 comincia a serializzare le sue avventure per l’etichetta Legend della Dark Horse, Hellboy è un demone infernale, Anung Un Rama, evocato sulla Terra nel ’45 dal (famoso) “monaco” Rasputin per conto dei nazisti, segretamente impegnati a pianificare la conquista del mondo con mezzi esoterici.
E già questo potrebbe farmi pensare ad un capolavoro.
Ma c’è dell’altro. Il demone viene ritrovato ancora bambino dal professor T. Bruttenholm, che lo cresce, rendendolo il membro fondamentale del BPRD, agenzia segreta statunitense che si occupa di contrastare minacce occulte. Continui richiami a personaggi ed ambientazioni lovecraftiane e howardiane rendono il tutto ancora più coinvolgente.
E fin qui la trama in soldoni(molto in soldoni).
Hellboy vive la sua vita da straniero, combattuto tra l’amato mondo degli umani e chiamato dalla natura demoniaca che lo potrebbe rendere un dominatore. Conflitto interiore. Ci piace.
Come se non bastasse lo stile di Mr. Mignola è pura poesia per gli occhi, un uso di contrasti bianco/nero che non è secondo(sempre IMHO) nemmeno a quello del Re Kirby, uno stile che appare leggerissimo, pulito e semplice all’occhio, ma che riserva una quantità di dettagli e di raffinatezza infinita, uno sburo continuo, insomma.
Un fumetto imprescindibile per davvero, una perla d’oro incastonata di diamanti a loro volta rifiniti con del platino in un mare di cartaccia.

Unica pecca la lentezza(o svogliatezza, chissà) dell’autore, che ormai preferisce lo sceneggiare al disegnare, ma vale la pena aspettare.
Non guardate i film, leggete il fumetto.
Leggetevelo.

[spoiler]P.S:la prima apparizione su rivista del ragazzo infernale è italiana, sulla cover del quarto numero di Dime Press, illustrazione a 4 mani di Mignola e Mari:

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