Viktor Anatolyevich Bout (Виктор Анатольевич Бут)


Viktor Anatolyevich Bout è un ex-componente del del KGB, proprietario di numerose compagnie Cargo e sospettato di essere trafficante d’armi. Conosciuto con il soprannome di mercante della morte, è stato soggetto di un libro scritto di Douglas Farah e Stephen Braun Secondo Lee S. Wolosky, ”Merchant of Death: Money, Guns, Planes, and the Man Who Makes War Possible” ed ha ispirato il famoso e stupendo film ”Lord of War” intrepretato da Nicholas-monofaccia-Cage.

Ex traduttore Militare Russo (stiamo attenti a Botty!), ha guadagnato notevoli quantità di denaro negli anni ’90 attraverso le sue numerose imprese di trasporto aereo.
Grazie ai suoi numerosi contatti all’interno dell’esercito Russo riesce ad avere accesso all’arsenale dell’ex Unione Sovietica; nei primi anni di attività crea un’intricata rete internazionale per la vendita di armi, costruendosi un impero economico con una media iniziale di 7 milioni di $ all’anno. Dopo il successo dei suoi viaggi in Afghanistan, si sposta in Africa, dove le numerose guerre civili per la conquista del potere sono il mercato ideale, fino al 2003, anno in cui si sposta in Iraq. Il suo catalogo è completo: è in grado di offrire una vasta gamma di armi e munizioni, dal AK-47 di fabbricazione sovietica o cinese fino a sofisticati sistemi missilistici terra aria ed elicotteri da combattimento russi MI-24.
Ufficialmente è sospettato di aver rifornito Al Quaeda, i Talebani, Hezbollah, numerosi gruppi congolesi (la sua più importante operazione, con la mobilitazione di 40-60 aeromobili e circa 300 persone), Uganda, Rwanda, Kenya ed Etiopia. Tra gli altri contatti importanti si trovano Charles Taylor (22° Presidente della Liberia), il Governo Francese, le Nazioni Unite, gli Stati Uniti stessi, dove però si contano consegne di fiori e polli surgelati.
Durante gli anni sono stati numerosi gli ordini di arresto che però non hanno avuto buon fine: il suo continuo spostarsi, la proprietà di numerose compagnie aeree e la riregistrazione frequente dei suoi aeromobili, ha reso particolarmente difficile la sua cattura avvenuta il Il 6 marzo 2008 a Bangkok da parte della Royal Thai Police in collaborazione con la DEA durante un fasullo business meeting. Quasi un anno dopo, febbraio 2009, il Congresso degli Stati Uniti chiese l’estradizione che fu inizialmente (11 agosto 2010) rifiutata dalla Corte Criminale di Bangkok. Dopo una seconda rischiesta (20 agosto 2010) in Secondo Grado però la Corte Thailandese ha dato il via libera per l’estradizione di Bout, avvenuta oggi, 16 novembre 2010.

Tra gli attivisti internazionali dei diritti umani, convinti che Bout goda di protezioni ad alti livelli nel Congresso Americano nonostante le prove e i pesanti capi di accusa che gravano su di lui, l’estradizione comunque non ispira fiducia.
Questa convinzione è legata principalmente al fatto che il suo traffico illegale di armi ha stranamente coinciso con gli obiettivi strategici degli Stati Uniti in Africa e in Iraq.

Riferimenti: Sito Ufficiale | Wiki | Disinformazione

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