World Peace Award 2010
E a volte capita che qualcuno ci sorprende. A volte capita che anche da qualcosa che per molti deve essere solo un metallo alcalino terroso possa venir fuori il meglio di un uomo; il meglio dell’uomo.
E a volte capisci che anche se è giusto credere nelle tue convinzioni, a volte l’unica convinzione a cui bisogna credere è il non avere convinzioni, perché magari inizi a calciare un pallone malvisto dalle persone per bene… poi…
Roberto Baggio ha ritirato a Hiroshima il World Peace Award 2010, assegnato ogni anno nell’ambito del summit dei Premi Nobel per la pace e arrivato alla sua undicesima edizione. Sul palco, ha dedicato il premio a Aung San Suu Kyi.
Complimenti, Roberto.
[…]fra le sue mani il World Peace Award 2010, assegnato dal Summit mondiale dei premi Nobel per la Pace: “Per i suoi contributi alle organizzazioni di beneficenza in tutto il mondo – racconta la voce fuori campo in inglese e giapponese -, oltre ai finanziamenti agli ospedali, per il terremoto di Haiti e per il suo impegno per la libertà di Aung San Suu Kyi”
Voce ferma, pizzetto ormai sale e pepe, riceve l’applauso sentito dei personaggi famosi, come quello dei semplici cittadini che sono venuti qui soltanto per lui. Sono anni che i suoi piedi non inventano più magìe sui campi di calcio, ma l’affetto della gente è impressionante. Quando finisce la cerimonia e si avvia camminando, fra due ali di folla, verso il palazzo dove si terrà la conferenza stampa, centinaia di mani cercano di toccarlo, centinaia di bocche lo chiamano “Roby, Roby”.
Attenzione: lo spoiler tocca solo marginalmente il post e comunque è solo per pochi predisposti.
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