Quattro modi per ricavare calore solare dalle strade

Se provate a camminare scalzi sull’asfalto, subito vi rendete conto di quanto sia capace di trattenere il calore dei raggi solari. Ciò spiega anche come mai le città tendano ad essere più calde rispetto alle aree rurali.
Non contenti di vedere tutto quel calore sprecato, i ricercatori dell’Università di Rhode Island (URI) stanno cercando di trovare un sistema per immagazzinare questo calore e riutilizzarlo per sciogliere il ghiaccio stradale che si può formare in inverno, per scaldare gli edifici, o per fornire elettricità.

“Abbiamo migla e miglia di asfalto intorno alle città e in estate assorbono una grande quantità di calore, scaldando le strade fino a 140 gradi e più.” dice il Prof. K. Wayne Lee, capo del progetto dell’URI.
“Se potessimo immagazzinare quel calore, potremmo usarlo per i bisogni giornalieri, per risparmiare carburanti fossili e ridurre il riscaldamento globale.”

Il team di ricerca ha 4 idee su come realizzare ciò.

Pannelli solari su spartitraffico
Un modo relativamente semplice potrebbe essere quello di installare dei pannelli fotovoltaici sugli spartitraffico (come i Jersey Barriers) che potrebbero essere direttamente collegati all’asfalto per alimentare semafori o segnali stradali.
[spoiler]Esempio di Jersey Barriers

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Tubi dell’acqua sotto il manto stradale
Un altro approccio potrebbe essere quello di installare grossi tubi dell’acqua all’interno dell’asfalto. Ovviamente come si scalda l’asfalto, anche l’acqua si scalda di conseguenza e potrebbe essere incanalata sotto un ponte per ridurne il congelamento, usata per fornire acqua calda agli edifici vicini o convertita in vapore in una centrale elettrica. Andrew Correia (laureatosi all’URI) ha creato un prototipo su questo sistema, che spera possa dimostrare come potrebbe funzionare nella realtà.

Termo-elettricità
Una piccola quantità di elettricità può essere ottenuta collegando due semiconduttori che formano un circuito che uniscono una zona calda e una fredda. Se questi semiconduttori fossero inseriti nella strada a profondità diverse, o in zone d’ombra e zone illuminate, allora la differenza di temperatura tra essi potrebbe essere utilizzata per generare energia. Se ne venisse prodotta una quantità sufficiente, l’elettricità potrebbe essere usata per “scongelare” le strade. Il Prof. Sze Yang dell’URI sostiene che invece di utilizzare i tradizionali semiconduttori, si potrebbero usare degli economici fogli di plastica organica a polimeri che sono molto più economici.

Blocchi stradali elettronici
L’opzione che i ricercatori considerano più costosa è quella di sostituire il manto stradale con dei “blocchi di strada elettrica”. Questi conterrebbero delle celle fotovoltaiche, luci a LED e sensori, potrebbero generare elettricità, modificare la segnaletica orizzontale in base alle necessità e mostrare avvisi luminosi. La Solar Roadways dell’Idaho ha già lavorato su un sistema di questo tipo sebbene un blocco del genere verrebbe a costare la “modica” cifra di 100 mila dollari.
Il già nominato Lee suggerisce di utilizzarli per i parcheggi a pagamento, mentre si aspetta che diminuiscano i costi per poi usarli per le strade pubbliche.

Articolo (liberamente tradotto) via Gizmag

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