Cinema in lutto per Dino De Laurentiis

Si è spento a Los Angeles, aveva 91 anni. Affetto da “felice gigantismo” sempre in bilico fra abisso e successi da capogiro.

È morto a Los Angeles il produttore Dino De Laurentiis.
Era nato a Torre Annunziata l’8 agosto del 1919.
Il suo vero nome era Agostino De Laurentiis.
In fatto di cinema il suo era uno dei nomi italiani più famosi del mondo.

Dino de Laurentiis ha prodotto alcuni tra i film più celebri del cinema italiano, da Riso Amaro (1948) di Giuseppe De Santis a Napoli milionaria (1950) di Eduardo De Filippo, da Dov’è la libertà? (1954) di Roberto Rossellini a Miseria e nobiltà (1954) di Mario Mattoli e La grande guerra (1959) di Mario Monicelli, con Alberto Sordi e Vittorio Gassman, Leone d’Oro a Venezia.

Stimato a Hollywood, voglioso da sempre di pensare in grande, Dino De Laurentiis si scopre negli anni ’50 un vero tycoon hollywoodiano imprigionato in Italia.
Allora porta a Cinecittà King Vidor per Guerra e Pace (1956), valica i confini con Lattuada e la sua Tempesta, ingaggia Anthony Quinn per fare Barabba (1961), convince John Huston a firmare un kolossal come La Bibbia (1966), fonda gli studi di Dinocittà sulla via Pontina; finalmente si convince al «grande salto» e dal 1972 emigra negli Stati Uniti fondando il suo personale Studio.
Tra un successo e un fallimento (sempre eclatanti, sempre felicemente ammalati di gigantismo), De Laurentiis è comunque l’uomo che dà fiducia a Sidney Lumet (Serpico, 1973) e Sydney Pollack (I Tre Giorni del Condor, 1975), lo spericolato artefice di King Kong (1976, Oscar per gli effetti speciali a Carlo Rambaldi), colui che ridà fiducia a Michael Cimino dopo la catastrofe dei Cancelli del Cielo con L’Anno del Dragone (1985) e Ore Disperate (1990).

Ogni volta sembra sull’orlo dell’abisso e viene guardato con sospetto dai suoi nuovi colleghi d’oltre oceano. E ogni volta si risolleva, tra il guerriero Conan (due volte vincitore al box office con Arnold Schwarzenegger) e il genio del male Hannibal Lecter (da Manhunter di Michael Mann al prequel del Silenzio degli Innocenti diretto da Ridley Scott nel 2001).

Fonte “La Stampa”, private Bazinga grazie a Pezzodinerd!

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