Eugenio Finardi – Una vita per la musica


Figlio di madre statunitense (cantante lirica) e padre bergamasco (tecnico del suono), ha doppio passaporto italiano/americano. Dopo l’incisione di un disco di canzoni per bambini all’età di nove anni (“Palloncino rosso fuoco”), “Gege” (così era conosciuto nell’ambiente musicale di quegli anni) inizia la carriera negli anni settanta come musicista rock, in gruppi quali i Tiger, Il Pacco e L’Enorme Maria dove ha modo di conoscere il giovane chitarrista italo-brasiliano Alberto Camerini.
Inizia poi a scrivere canzoni con testi in inglese, e nel 1973 la Numero Uno (casa discografica di proprietà tra gli altri di Mogol e Lucio Battisti) pubblica il suo primo 45 giri, con “Spacey stacey” e “Hard rock honey”, brani con sonorità vicine all’hard rock, cantati in inglese, di cui Finardi scrive le musiche (i testi sono della cantautrice californiana Marva Jan Marrow).
Decide quindi di passare all’italiano, con testi impegnati ed ideologici, e viene messo sotto contratto dalla Cramps di Gianni Sassi, Sergio Albergoni e Franco Mamone, che pubblica il suo primo album nel 1975: si intitola “Non gettate alcun oggetto dai finestrini”, e contiene anche una cover rock della canzone folk “Saluteremo il signor padrone”.
Il successo arriva l’anno dopo con “Sugo” che porta in se due delle sue canzoni più famose “La radio” e “Musica Ribelle”.
Segue l’album “Diesel” 1977 considerato tra i suoi migliori, che contiene altri brani divenuti famosi come “Non è nel cuore”, “Diesel” e “Scimmia”; quest’ultima racconta drammaticamente la sua esperienza con la droga.
Dalla collaborazione con il gruppo “Crisalide” che vede tra i componenti Ernesto Vitolo alle tastiere e Stefano Cerri (figlio del più famoso chitarrista jazz Franco Cerri) al basso elettrico nasce l’album Blitz del ’78, che contiene tra gli altri i brani “Extraterrestre” e “Cuba”, nei testi si nota marcatamente il disagio dovuto al riflusso culturale nell’Italia di quegli anni.
Sempre con i Crisalide viene pubblicato “Roccando Rollando” del ’79, che si allontana dalle sonorità rock dei dischi precedenti, accostandosi anche al reggae in “Legalizzatela”, al calypso in “15 Bambini” (con cui partecipa al Festivalbar 1979) e alla ballad acustica in “La canzone dell’acqua”.
Nel 1981 esce l’album omonimo “Finardi” dove in alcune canzoni collabora con l’autore dei testi dei Pooh Valerio Negrini. In quest’album domina la canzone “Trappole”, di cui scriverà anche la versione in inglese. Scrive “Laura degli specchi” per Alice. Dopo un disco in lingua inglese “Secret Streets”, dove rivisita anche alcuni brani del disco precedente, nel 1983 è la volta di “Dal Blu” che contiene “Le ragazze di Osaka” e “Amore diverso”. L’album è dedicato alla figlia Elettra, nata con la Sindrome di Down.
Seguono Vorrei svegliarti (Sanremo 1985), preludio dell’album “Colpi di fulmine”.Continua nello [spoiler]
Dolce Italia è del (1987), mentre nel (1989) il cantautore pubblica “Il vento di Elora” con la celebre “Vil Coyote” dove traccia in modo originale similitudini tra la vita reale e i personaggi dei cartoni animati.
Nel 1990 con La forza dell’amore rilegge in chiave moderna alcune sue canzoni, con la partecipazione di Ligabue, Ivano Fossati e Rossana Casale. Dopo Millennio del 1991 esce “Acustica” con il brano Katia (1993) e “Le donne di Atene” (traduzione firmata insieme ad Alberto Camerini della celebre canzone di Chico Buarque de Hollanda Mulheres De Atenas). Nel 1996 incide Uno di noi, versione italiana del successo di Joan Osborne One of Us; la canzone affronta temi legati alla fede in Dio. Segue un periodo di minore ispirazione culminato con Amami Lara (Sanremo 1999), mentre “Accadueo” è l’album del 1998, che l’anno dopo viene ripubblicato con l’aggiunta del brano citato, ispirato al personaggio di Lara Croft, protagonista dei videogiochi della serie Tomb Raider.
Negli ultimi anni si è dedicato a vari progetti. Con Francesco Di Giacomo, cantante del Banco del Mutuo Soccorso, e Marco Poeta dedica un disco al “Fado”, la musica portoghese.
“Il silenzio e lo spirito” è del 2003 ed è un album d’indubbio fascino, registrato dal vivo e con canzoni accomunate dalle tematiche religioso-spirituali, come “Orleans” di David Crosby “Hallelujah” di Leonard Cohen e “Il ritorno di Giuseppe” di Fabrizio De André.
Il 2005 è l’anno di “Anima blues” e conferma il distacco di Finardi dall’attività cantautoriale. A seguirlo in questa avventura arriva Francesco Venuto, con il quale lavora tutt’ora.
Nel 2007 esce nei negozi la raccolta antologica Un uomo che ripercorre i diversi momenti della carriera finardiana: i primi tre cd offrono una serie di canzoni, presentate in ordine emotivo e non cronologico, scelte direttamente dall’autore, mentre il quarto è una compilation di inediti, provini e rarità. Le note di copertina sono curate da Fernanda Pivano.
Il 2008 è l’anno del debutto teatrale di Finardi. Al Teatro dei Filodrammatici di Milano va in scena la prima di Suono da cui viene estratto l’omonimo DVD prodotto da Gianni Salvioni, spettacolo in cui l’artista racconta attraverso monologhi e canzoni oltre trent’anni di carriera. La band che lo accompagna in questo disco e in tour dal 2008 ad oggi è costituita da: Max Carletti (chitarre), Paolo Gambino (pianoforte e tastiere), Federico MyISAMno (batteria e percussioni),Stefano Profeta (basso elettrico e contrabbasso).
Nello stesso anno esce Il cantante al microfono, disco di musica classica contemporanea per voce e sestetto. Assieme all’ensemble Sentieri selvaggi, diretta da Carlo Boccadoro, Finardi esegue le canzoni del poeta russo Vladimir Vysotsky. Vince la Targa Tenco, sezione interpreti.
Nell’aprile 2009 ha partecipato all’incisione del brano Domani 21/04.09 di Mauro Pagani, i cui proventi saranno devoluti alle popolazioni colpite dal terremoto dell’Aquila. Nel 2009 ha cantato nell’ultimo album di Claudio Baglioni “Q.P.G.A.”, nella canzone “Lungo il viaggio”, che è il titolo originale della canzone più nota con il titolo “In viaggio”. Nel marzo 2010 produce l’album “L’occhio della Luna” della giovane cantautrice Roberta Di Lorenzo da lui scoperta.[/spoiler]

Ho deciso di dedicare un post ad uno dei miei idoli musicali.
Sono stato ad un suo concerto così condivido con voi un po di “buona musica” italiana.

Extraterrestre:
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La canzone dell’acqua:
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Musica ribelle:
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