Finali alternativi

Mi ricollego ad una bella discussione che sta avvenendo sul forum circa i finali che devastano pellicole fino a quel momento apparse pregevoli.

Ho visto qualche tempo fa Paranormal Activity, miracolo cinematografico dell’anno, capace di incassare oltre 100 milioni di dollari con soli 15.000 di investimento. Un film di poche pretese, nato dalla passione di uno che ci ha creduto e l’ha girato in 10 giorni in casa sua (dejavu…).
Ho visto il film con la tremarella, memore delle lungaggini che lo hanno preceduto, coprendomi gli occhietti da cucciolo ogni qual volta i due fidanzatini decidevano di coricarsi… Ad un certo punto mi sovvenne che mi comportai allo stesso modo durante la visione di altri lungometraggi che, come questo, passarono brutalmente alla storia come “Film horror”, per poi scoprire che ne l’Esorcista, ne Profondo Rosso mi spaventarono più della foresta stregata che ospitò Biancaneve.
Iniziai a storcere il naso, in un breve ma intenso momento di empatia con chi il film l’ha accudito dacché era solo un embrione.
Poi giunse il finale: chi ha visto il film sa di cosa parlo, chi non lo ha visto non ne verrà a conoscenza tramite questa breve lettura.
Penso che, al di là di quelli che possono essere i commenti del post, sia stato lapalissiano per molti di noi che quanto visto negli ultimi 5 minuti non abbia nulla a che fare con il resto della pellicola.
Ho indagato: ci troviamo di fronte ad una laida mossa commerciale.
Magari qualcuno conosce già questa storia, ma credo sia doveroso esporla.
Il finale del film, quindi, non può essere quello che ci è stato presentato al cinema. Infatti in origine era del tutto diverso, assolutamente in linea con l’idea sviluppata durante il resto del film. Ragazzi, quel pover’uomo che ha scritto e diretto l’opera è stato costretto ad assistere al suo massacro. La Paramount Pictures ha infatti deliberato che il finale dovesse essere quello che poi è stato, probabilmente per due motivi: 1) il finale originale poteva essere frainteso o non compreso o non predisposto per far digerire al pubblico la storia dell'”Horror più spaventoso da millemila anni a questa parte”. 2) Terreno fertile per un sequel e maggiori contenuti extra per il DVD. In pratica la ragione sempre sempre quella commerciale.
Perciò consiglio caldamente di andare a vedere questo film (ribadendo il concetto che NON si tratta semplicisticamente di un Horror, anche se in fondo lo è) perché sicuramente ha una marcia in più sia dal punto di vista della scrittura, che della direzione, che del montaggio che rendono meritevole l’autore di tutta la considerazione che sta avendo. Ma pregherei di non gettare immediatamente fango su di un bel viso dilaniato da un’orrenda cicatrice, ma di ricercare in rete la conclusione che più gli rende merito, rispettando talvolta il senso di incertezza cui di rado apprendiamo la visione più ampia.
In fondo, con questa mia breve dedica, sto cercando di ricalcare ciò che il film cerca di insegnare.
Buona visione.

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