Marble Madness

Perdomani Jester se mi intrometto, ma sentivo il bisogno di celebrare uno dei giochi più innovativi che mi sono trovato davanti in sala giochi.
Era il 1984 e il diciottenne Mark Cerny se ne esce, per la Atari, con questo giochino (apparentemente) semplice semplice: una trackball e una biglia da guidare su un percorso irto di ostacoli e trappole varie, combattendo a colpi di rullate contro la gravità.
Il gameplay analogico (niente joystick o pulsanti), la grafica pseudo-3D (in realtà era solo un platform in isometria, ma all’epoca non si poteva pretendere molto di più) e la musichetta ipnotica (per la prima volta in stereo!) hanno fatto il resto.
Il gioco è stato poi portato su diverse piattaforme, dall’Amiga al NES, allo Spectrum al Game Boy Advance.
Ma, c’era da aspettarselo vista la natura del gioco, la Electronic Arts ha annunciato per il 2010 il porting per cellulari.

GnL è una rubrica che parla dei giochi che hanno fatto la storia nel mondo dei computer e delle console.

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