They Might Be Giants


They Might Be Giants (generalmente abbreviato in TMBG) è un duo alternative rock statunitense, formato da John Linnell and John Flansburgh, comunemente noti come The Two Johns o John & John.

I due John si incontrarono per la prima volta a Lincoln (Massachusetts). Iniziarono a suonare la loro musica, accompagnati da un campionatore di batteria, e diventarono presto conosciuti nell’ambiente underground di Manhattan. Nonostante avessero un forte seguito locale, riuscirono solo con molta difficoltà ad ottenere un contratto discografico. Fecero molte prestazioni live a New York, ma quando Linnell si ruppe il polso in un incidente con la bici e l’appartamento di Flansburgh fu scassinato e tutte le sue chitarre rubate, misero su il sistema Dial-A-Song con una segreteria telefonica collegata ad un nastro con le loro canzoni più famose. Presto furono notati dalla Bar/None Records e si guadagnarono un articolo sulla rivista People.

Il duo pubblicò il suo primo album omonimo nel 1986, e il primo singolo estratto divenne una hit delle radio del college. Il videoclip per Don’t Let’s Start divenne una hit su VH1, facendo guadagnare alla band un seguito maggiore.


(Libero adattamento da Wikipedia)

Con una carriera nata da un gesto da geek (metter su una propria canzone come segreteria telefonica) è difficile non aspettarsi cose nerdose dai They Might Be Giants. Li abbiamo citati spesso, postando loro video con contenuti sempre molto nerd. Ma i loro meriti si spingono ben oltre i testi cervellotici e ironici allo stesso tempo e i loro video divertenti e ben curati. I TMBG sono stati precursori di un electropop intelligente e caratterizzato, a differenza del trend in voga all’epoca, dalle molteplici sfumature armoniche, sempre piacevoli e costruite a pennello sui testi. Correva l’anno 1986 quando fu rilasciato il primo singolo Don’t Let Start che preannuciò il futuro della band in modo consistente: riff accattivanti, sezione ritmica che strizza l’occhio al funk ma con uno stampo tipically rock, voce un po’ rauca e testi intelligenti, tutto così lontano dai cliché del pop new-wave che ricorreva, ridondante, in quegli anni. Freschezza assoluta.

Col passare degli anni non hanno smentito mai la loro intelligenza, rinnovandosi quel giusto per stare al passo e apportando per primi, piccole rivoluzioni riprese oggi da molti grandi della scena rock (e.g.: Radiohead). Nel 1999, i They Might Be Giants diventarono il primo gruppo musicale ad aver mai pubblicato un intero album esclusivamente su Internet. L’album, Long Tall Weekend, è reperibile dal servizio “TMBG Unlimited” di EMusic.

Nel 2004, inoltre, avviarono un loro negozio di musica online, nel quale i clienti potevano (e possono tuttora) comprare MP3 delle loro canzoni per 10$ all’album, risparmiando così i soldi che altrimenti andrebbero alle case discografiche.

Piccola curiosità: Il gruppo prende il suo nome dal film del 1971 They Might Be Giants con George C. Scott e Joanne Woodward (basato sull’opera teatrale dallo stesso titolo di James Goldman.) Il titolo dell’ opera teatrale (e del film) è un riferimento al Don Chisciotte, che prese mulini a vento per giganti. Il personaggio di George C. Scott discute sull’abilità umana di inventare e analizzare oltre l’ovvio, dicendo:

Certo, [Chisciotte] è andato un po’ troppo oltre. Ha pensato che ogni mulino a vento fosse un gigante. Questo è da malati. Ma, pensando che potrebbero esserlo… Beh, tutte le migliori menti pensavano che la terra fosse piatta. Ma, cosa sarebbe se non lo fosse? Potrebbe essere rotonda. E la muffa del pane potrebbe essere una medicina. Se non avessimo mai guardato alle cose e pensato a quello che potrebbero essere, saremmo ancora là fuori nell’erba alta con le scimmie.

Per cominciare:
They Might Be Giants (1986)
Lincoln (1988)
Flood (1990)

(i primi tre LP, rigorosamente in ordine cronologico ;) )

[P&T Sounds] è la rubrica musicale a cura di @taldeital, @pazqo, @chopinhauer e @Xenakis che racconta la musica fuori dal coro che valga la pena ascoltare.

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